L' investitura del Principe....

 Se c’è un personaggio nel piddì livornese che può vantare competenze uniche, passione civile, un cursus honorum fatto di prestigiosi incarichi locali regionali e nazionali, tratti personali fermi e gentili allo stesso tempo, quello è Cristina Grieco.

Ma non si lega alle cordate, non si confonde con le fazioni, non professa logiche gruppettare. Naviga sulle grettezze con nobile distacco, mette a disposizione degli altri il patrimonio delle sue conoscenze.

Il vecchio Partito Comunista avrebbe saputo cosa farsene di simili disponibilità, l’avrebbe messe a valore per il vantaggio generale. 

Ma questo è il piddì e la politica d'oggi predilige altre tipologie di comunicazione. 

E la Grieco non va bene, oggi come cinque anni fa.

Sicché le è preferita una giovane donna di cui non s’è mai notato alcun intervento nel dibattito locale, non si sa quali idee abbia, come sappia articolarle, non c’è alcuna esperienza che abbia maturato, sia politica che professionale.

È semplicemente l’immagine tenera e accattivante d'una "bimba".

Oddio, non la conosco e può darsi che abbia qualità di cui non possediamo consapevolezza, che smentiranno di sicuro ogni malevola preoccupazione.

Il fatto è che noi, che abbiamo un passato, siamo adusi a altre raffigurazioni dell’impegno pubblico, fatte di gavetta, apprendimento progressivo e mandato collettivo.

Per una vera rappresentanza democratica dei cittadini, un titolo che s'acquisisce per loro diretto riconoscimento, non per l'investitura del Principe. 

VITO BORRELLI


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