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Dietro la vetrina delle elezioni regionali, un sistema chiuso di relazioni e influenze
UN SISTEMA CHIUSO
Quando Matteo Salvini, qualche anno fa, definì la Toscana “un sistema chiuso da un cartello di interessi politici ed economici, e clientelare”, molti sorrisero. Eppure la definizione intercettava una sensazione diffusa: che in Toscana le decisioni contino meno delle relazioni, e che le relazioni siano saldamente in mano a pochi attori.
Tre in particolare: il Partito, la Chiesa e la Massoneria. Accanto a loro, un tessuto imprenditoriale che oscilla tra cooperative vicine alla sinistra e industrie private più sensibili alle sirene del centrodestra.
Il partito-stato della Toscana
La Toscana è una delle poche regioni italiane che non ha mai conosciuto un’alternanza politica vera. Dal dopoguerra a oggi, con sigle diverse Il partito ha governato ininterrottamente.
Questo ha garantito stabilità, ma ha anche consolidato una rete di potere che molti definiscono “partito-stato”: nomine in società partecipate, gestione delle banche locali e controllo dei grandi flussi pubblici.
Le cooperative, soprattutto in edilizia e nel sociale, hanno funzionato come un braccio economico di questo sistema: oggi rappresentano una fetta importante dell’economia toscana, ma restano anche un canale di influenza politica.
LA CHIESA PIU SILENZIOSA CHE INVISIBILE
La presenza della Chiesa in Toscana non è meno rilevante. Ospedali cattolici, RSA, scuole paritarie: molte di queste strutture operano con convenzioni pubbliche.
La Chiesa non fa politica diretta, ma gioca un ruolo silenzioso e decisivo. Nel welfare, orienta scelte e risorse; sul piano culturale e morale, mantiene un peso che nessun partito può ignorare.
Non a caso, negli ultimi anni le giunte regionali hanno cercato sempre un equilibrio con le diocesi, sapendo che un conflitto aperto rischierebbe di isolare il governo locale da una parte significativa della società civile.
MASSONERIA: RETI INVISIBILI E ZONE D'OMBRA
Se il Partito è il volto istituzionale del potere e la Chiesa la sua coscienza silenziosa, la massoneria rappresenta il lato oscuro: quello delle relazioni sotterranee, delle logge e dei legami trasversali.
Firenze, Prato, Arezzo e Siena sono storicamente territori a forte densità massonica. Negli ultimi anni le procure hanno acceso i riflettori: sequestri di elenchi, perquisizioni e indagini hanno alimentato l’idea che le logge continuino a svolgere un ruolo da “cerniera” tra politica e affari.
Non ci sono sentenze definitive che parlino di un “cartello unitario”. Ma gli intrecci, a livello personale e imprenditoriale, sono abbastanza per rendere credibile la percezione di un sistema chiuso.
COOPERATIVE ED INDUSTRIA
Il mondo dell’impresa in Toscana ha due anime.
Da un lato, il sistema cooperativo, tendenzialmente vicino all'area di centro sinistra , che lavora nel sociale, nelle costruzioni, nella cultura.
Dall’altro, l’industria privata: moda, farmaceutica, meccanica, agroalimentare. Qui l’orientamento politico è spesso più vicino al centrodestra, che promette meno vincoli burocratici e maggiore libertà di impresa.
ELEZIONI: CONTINUITA E VOGLIA DI ROTTURA
In questo contesto si inseriscono le elezioni regionali. Il Centrosinistra parte ancora con un vantaggio: radicamento territoriale, rete amministrativa e fedeltà di parte dell’elettorato.
Ma il Centrodestra punta sul malcontento: racconta la Toscana come una “regione bloccata”, priva di sicurezza e dove senza giuste e relazioni giuste si resta ai margini.
Se non ci saranno scossoni giudiziari o scandali clamorosi, è probabile che la macchina del Partito regga ancora. Ma ogni elezione in più rischia di erodere il consenso storico, che non votano soprattutto tra i giovani e tra gli imprenditori.
La Toscana è governata da un mosaico di poteri che si incrociano e si legittimano a vicenda. Il Partito come architrave politica, la Chiesa come forza sociale e morale, la massoneria come rete trasversale e opaca, l’imprenditoria in genere cooperativa e privata come campo di mediazione.
Il risultato è un sistema che appare chiuso, autoreferenziale e resistente al cambiamento. Un sistema che, senza scosse esterne, tende a riprodursi uguale a sé stesso.
SUD SODERA
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