Matrimoni fittizi per ottenere il permesso di soggiorno : 13 indagati dalla Procura di Perugia in Toscana ed Umbria
(ANSA) - PERUGIA, 15 OTT - Ha permesso di individuare quella che è ritenuta dagli inquirenti una presunta associazione per delinquere dedita "in maniera sistematica" all'organizzazione e realizzazione di matrimoni fittizi tra extracomunitari (prevalentemente maghrebini) e italiani con lo scopo di ottenere fraudolentemente un permesso di soggiorno quinquennale un'inchiesta coordinata dalla Procura di Perugia che ha portato alla notifica dell'avviso delle conclusioni indagini nei confronti di 13 persone. Tra i reati contestati la falsità ideologica in atto pubblico per aver richiesto le pubblicazioni matrimoniali in assenza della cosiddetta affectio coniugalis, al solo fine di far ottenere agli stranieri la regolarizzazione della propria posizione sul territorio nazionale.
Gli accertamenti sono stati condotti dai carabinieri della compagnia di Orvieto.
Hanno portato a un arresto, di un tunisino di 40 anni, considerato a capo del gruppo, e all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria di tre donne e un uomo di età compresa tra 25 e 43 anni, dimoranti tra le province di Terni e Siena. Misure cautelari disposte dal gip di Perugia.
La complessa ed articolata attività investigativa - che ha preso avvio a gennaio dello scorso anno dalla denuncia sporta alla stazione carabinieri di Fabro da un maghrebino - ha portato alla luce quello che è definito un sodalizio criminale, attivo tra le province di Terni, Perugia e Siena.
La Procura ha spiegato in una nota che gli extracomunitari versavano al sodalizio somme superiori ai 10 mila euro, in contanti e con bonifici da meno di mille attraverso canali internazionali.
Le nozze venivano celebrate nei comuni di Chiusi (Siena) e Fabro (Terni), con cittadini italiani che dichiaravano falsamente di essere animati dalla volontà di costruire un rapporto coniugale stabile mentre in realtà - secondo l'accusa - agivano unicamente per lucro.
Sono sette i cittadini maghrebini favoriti dall'organizzazione, già individuati nel corso dell'indagine.
(ANSA).
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