FIRENZE . I GIOCHI SPORCHI DELLA SINDACA RIDENS

 I GIOCHI SPORCHI DELLA SINDACA RIDENS

Se esiste un paradiso delle prefette e delle sindache, esiste di sicuro anche un inferno, ed è quindi più che certo che le due responsabili della sicurezza di Firenze si siano guadagnate un loculo nel girone degli ignavi, costrette per l'eternità a correre nude, tormentate da nuvole di vespe e calabroni.

Fanno a gara, le due altolocate, a chi più è distratta. Qualunque cosa accada, aggressioni, furti, scippi, spaccate, rapine, droga e coltellate, non vedono e non sentono. Firenze primeggia nelle classifiche del crimine, ma entrambe negano per identico motivo: i dati sono in discesa e chi per esperienza diretta afferma il contrario, semplicente mente.

Per la prefetta si tratta di far bella figura al ministero, evitando di annoiare con richieste indesiderate di rinforzi un governo impegnato a ridurre il debito pubblico moltiplicato da quelli precedenti, tutti di sinistra, che hanno anche aperto l'Italia all'immigrazione illegale, causa principale dei reati di cui sopra.

La sindaca PD gioca invece a scaricabarile per nascondere le proprie oggettive responsabilità e quelle della sinistra. Benché disponga di mille agenti della municipale, armati di divisa, pistola e manette appunto per presidiare il territorio e contrastare degrado e criminalità dilagante, non prende neppure in considerazione l'idea di metterli a disposizione della prefettura per affiancare polizia di stato, carabinieri e finanza in questo momento complicato.

Detto altrimenti: la sindaca, ridens per classificazione linneiana, spregiudicatamente ricatta il governo, facendo sulla pelle dei fiorentini lo stesso gioco sporco che Cgil e sindacati di base fanno, sulla pelle degli italiani, quando scioperano incitando la suburra dei pro-Pal a mettere a ferro e fuoco il paese, come se quanto accade a Gaza fosse colpa di Roma. 

Se Landini & soci fanno oggettivamente il gioco di Hamas, lei, sindaca ridens, lotta oggettivamente per facilitare il compito ai criminali lasciando la sua/nostra città senza presidi. Ecco anche perché con Giani e tutta la sinistra non vuole in Toscana i Centri per il rimpatrio (Cpr), che almeno toglierebbero dalla strada i recidivi più pericolosi. Non è per umanità, come sostengono. É solo la vecchia, disperata politica del tanto peggio tanto meglio. Il progetto autolesionista per dirottare su chi governa la rabbia degli elettori.

Ecco anche perché, quando ieri pomeriggio, nella centralissima via Martelli a cento metri dal Duomo, uno dei tanti migranti alcolizzati che razzolano in città ha preso gratuitamente a seggiolate l'ex sindaco della vicina Impruneta Alessio Calamandrei, mandandolo all'ospedale con un gomito mezzo rotto, non c'era nessuno dei mille agenti della municipale pronto a intervenire. La Ps ha fermato l'aggressore solo a cose fatte.

Niente di eccezionale, va detto. L'episodio è solo uno dei tanti ormai frequenti a Firenze. Se non che, stavolta, la vittima è un esponente della sinistra PD, che non ha potuto evitare di farsi pubblicamente domande sconcertanti. Come sia stato possibile arrivare a questo punto. Come sia possibile che, mentre lui passava la notte in ospedale, il suo aggressore fosse stato portato in questura, ma subito liberato in base a leggi quanto meno incongruamente permissive. 

Volute dalla sinistra, naturalmente. Sinistra che ha subito abbaiato con le Schlein, le Boldrini, i Fratoianni e con la stampa embedded, contro il decreto sicurezza. Criticabile, ma migliorabile. Invrce per la sinidtra è tutto da buttare. La sinistra che allinea anche una magistratura avversa alla divisione delle carriere e che, pertanto, sfrutta cinicamente l'immigrazione per mettere ogni possibile bastone tra le ruote del governo.

Un'immigrazione di troppi poveri sbandati che non accettano di integrarsi è un problema serio quanto prevedibile. Sogni di una società multietnica senza conflitti, diventati presto incubi comuni in tutta Europa, anche dove governa la sinistra. Ma invece di riflettere e ravvedersi, i nostri caporioni senza più cervello continuano a coltivare le loro povere illusioni e a credersi l'alfa e l'omega dell'etica planetaria. Vorrebbero cacciare l'odiata Meloni, ma la inchiodano a Palazzo Chigi per almeno um decennio.

L'aggressione a Calamandrei accadeva, peraltro, negli stessi momenti in cui in città vari negozi venivano svaligiati, decine di gestanti rom si dedicavano al borseggio dei turisti sicure dell impunità, e mentre nei parchi pubblici trafficavano squadre di esperti spacciatori, sulle gradinanate della stazione centrale si potevano vedere centinaia di magrebini e neri africani dediti ai commerci di droga e oggetti rubati, a risse e coltellate. Alla stazione di Firenze, per chi ancora non ne fosse a conoscenza, si vende, si compra e si consuma liberamente il crak perfino in pieno giorno. 

C'è che in città succede ormai di tutto. In assenza di controlli la situazione è ormai fuori controllo. La sensazione di sicurezza personale che si ha anche nel centro storico è la stessa di chi cammima in certe strade che la cura Funaro ha ridotto a percorsi di guerra. Due giorni fa sono passato per Borgo San Iacopo e ho contato duecento pietre divelte e una trentina di buche pericolose prima di perdere il conto disgustato. Una delle strade più frequentate dal turismo è l'esatta fotografia di come ci si sente a Firenze.

Talmente a rischio, che anche la Fondazione Cassa di Risparmio ha dovuto annullare il progetto concordato col comune di investire nella riqualificazione di via Palazzuolo, vedendola in mano a un degrado inarrestabile tra i più mortificanti. "Finché il crimine è a questi livelli", ha spiegato il presidente Bocca, "è inutile sprecare energie e risorse".

Firenze è ormai diventata quello che il letame è per le mosche. I malviventi piovono sulla torta attirati dal laissez faire. E la sindaca, ridens come al solito, altro non ha saputo dire slla stampa amica, che Bocca deve andare a protestare a Roma. Così anche stavolta i mille armati della municipale restano ad ammuffire in garage. Stipendiati da noi.

RICCARDO CATOLA

da wikipedia

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