Firenze : grosso colpo ai danni di una gioielleria del centro

 Maxi-furto la notte scorsa, per un bottino del valore di centinaia di migliaia di euro, ai danni di una gioielleria nel pieno centro di Firenze, in vicolo dei Cerchi 6, antico reticolo medievale dove visse Dante, tra piazza Duomo e piazza della Signoria.



    A quanto si è appreso ha agito una banda di ladri, a volto coperto.




    Indaga la squadra mobile della questura. Secondo quanto ricostruito finora, i banditi sono arrivati e poi fuggiti con auto con targhe rubate - per non farsi individuare dal lettore ottico delle forze dell'ordine -, alcune di queste sono state lasciate sul posto. Hanno scassinato la saracinesca della gioielleria e sono entrati portando via tutto quello che era esposto nelle teche. Alla polizia risulta che la gioielleria è dotata di allarme ma non è collegato alle forze dell'ordine, e che le vetrine coi gioielli e i preziosi trafugati non sono blindate. La banda, inoltre, per sbarrare la strada all'eventuale arrivo delle forze dell'ordine ha posizionato un'auto di traverso, mentre le altre vetture sono state messe in sosta nei paraggi, a breve distanza, facilmente raggiungibili. I ladri scappando hanno perduto arnesi da scasso, cacciaviti e piedi di porco. In base alle prime valutazioni hanno agito almeno quattro persone direttamente alla gioielleria, ma fra 'pali', basisti che hanno studiato le abitudini e i sistemi di difesa dell'oreficeria e altri ruoli logistici e di supporto, il bottino potrebbe venir spartito tra una decina di complici.

    Il centro storico di Firenze è monitorato da decine di telecamere pubbliche ma la banda è arrivata, ha colpito ed è fuggita senza che i suoi movimenti anomali, peraltro in piena notte, abbiano destato attenzione.

    La proprietà ha avviato l'inventario per quantificare l'entità esatta del colpo subito. Il gioielliere derubato è Jean Saadé, 58 anni, italiano di origine libanese, a Firenze da quando aveva circa 20 anni. Fa l'orefice dal 1991, il suo negozio di via de' Cerchi c'è dal 1998. "La notte scorsa - ricostruisce con l'ANSA - stavo dormendo a casa mia, abito in centro, quando squilla il mio cellulare alle 2 e 10 minuti. Rispondo, era la centrale dei vigili giurati e mi dicono 'Sta suonando l'allarme nella sua gioielleria'. Preso dalla paura controllo le telecamere dal mio cellulare e vedo i ladri dal vivo, allora ho gridato 'I ladri, ci sono i ladri dentro la mia gioielleria'. Non ho fatto in tempo che a vestirmi e mi sono messo a correre come un pazzo verso il negozio, mia moglie mi seguiva dietro dove ho trovato già fuori la polizia, i vigili urbani e i vigili giurati, ma i ladri ormai erano già scappati". "Avevano chiuso la strada, con una macchina rubata, da via della Condotta impedendo l'accesso in via dei Cerchi - prosegue il racconto - Sono fuggiti con un'altra macchina rubata lasciando in terra piedi di porco, un martello ma con mia moglie abbiamo trovato anche delle catene d'oro, dei gioielli che hanno perduto. Hanno sparato due fumogeni e scaricato estintori per camuffare l'aria. Sono andati via rubando gioielli per centinaia di migliaia di euro". "Mi hanno buttato giù, praticamente - commenta con amarezza - Il sogno della mia vita, la serenità della mia famiglia svanita in un minuto e mezzo".

ANSA TOSCANA

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