Quando il Sindaco, a ogni piè sospinto e con determinazione paranoica, trova una sistematica scappatoia ai propri fallimenti nel dileggio dell’esperienza Nogarin?
Proprio in coincidenza dell’approvazione d'un Piano operativo elaborato nella temperie d’una continua polemica lasciata dispoticamente irrisolta?
Con l’adozione, nell’occasione, d’una proposta elettorale fuori tempo massimo, improvvisata e devastatrice come il ‘Lotto zero’?
Sarebbe illogico, praticamente insensato.
Pare, piuttosto, che il piddì labronico insegua testardamente la strategia della separatezza a sinistra; che eviti, come pericolo mortale, il condizionamento altrui…
Per mio giudizio, una convergenza dei partiti e dei movimenti che si richiamano alla sinistra presuppone una decisa riconversione dei programmi e delle posture.
Senza più derive festaiole, con l’ecologia praticata e non solo evocata, con un’allarmata attenzione ai processi economici e sociali.
E pretende, nel piddì, un radicale ricambio dei vertici, nel partito e nelle amministrazioni.
Lasciando perdere, una buona volta, la scuderia Fremura.
VITO BORRELLI
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