IL GRIDO DI DOLORE DEL CENTRO DI LIVORNO : “SPORCIZIA, RUMORI, TRAFFICO CAOS, OVERTOURISM E INQUINAMENTO: NON VIVIAMO PIÙ”
Il “Tirreno” risolleva per l’ennesima volta oggi, tramite la sconfortata lettera di un gruppo di cittadini, la caotica situazione del centro cittadino afflitto da sporcizia, rumori molesti, turismo compulsivo, traffico incontrollato e soste abusive, inquinamento alle stelle. A corredo del post, titolo e alcuni stralci della lettera.
È un grido di dolore che si ripete ogni giorno, purtroppo inascoltato da chi dovrebbe intervenire. L’inferno, che nelle ore di punta si vive tra le irragionevoli rotatorie e l’inconcepibile strettoia degli scali Novi Lena, si trascina ormai da molti anni attraverso tre giunte comunali: da Nogarin che le ha realizzate a Salvetti 1 e Salvetti 2 che non le ha corrette.
L’altra settimana, con la chiusura del ponte dei Francesi per le visite alla Vespucci, si è arrivati quasi alla paralisi completa: gli automobilisti hanno impiegato anche venti minuti per percorrere 300 metri. La situazione era eccezionale ma non era tale, anzi consuetudinaria, l’assenza di vigili urbani in quel tratto di strada maledetta. Solo l’ultimo giorno si è vista una pattuglia a cercare di far fluire quel groviglio di auto, pullman, camion e motorini. Notizie dal Comune: sconfortanti. L’ineffabile assessore al traffico Cepparello pare occuparsi solo di piste ciclabili e annuncia con orgoglio che queste crescono a vista d’occhio: peccato che non siano minimamente di aiuto a risolvere i problemi della circolazione. La stragrande maggioranza dei livornesi la bicicletta non la usa, tutt’al più il sabato e la domenica si veste da corridore del Giro d’Italia e va sul Romito a intensificare il traffico. Interrogata sul punto nero degli scali Novi Lena, l’assessore tira la palla in tribuna: “Se ne occuperà il piano del traffico che porteremo in Consiglio comunale entro l’anno”. Quindi zitti e tutti in coda.
Ma gli abitanti del centro lamentano un’altra grossa criticità: la completa anarchia all’interno delle zone ztl che sono invase da chi non ha i permessi di transito e sosta. Segnalano l’indisturbata abitudine di percorrere piazza Cavour provenienti dagli scali Cialdini e infilarsi in via Cairoli o, prima dell’occupazione dei chioschi degli ambulanti, sugli scali Olandesi. Altra strada critica è via della Banca dove i non autorizzati entrano contromano per parcheggiare a ridosso della Questura in via Fiume. Più volte hanno sollecitato gli assessori competenti perché vengano installati dei varchi dotati di telecamere o l’impiego di pattuglie di vigili urbani per dissuadere i furbi. “Prima delle elezioni ci promettono che interverranno, poi tutto resta come prima” racconta arrabbiata una signora dell’associazione ViviCentro.
ALESSANDRO BARABINO
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