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Primi risultati sulle acque del fiume Santerno. Effettuati anche sopralluoghi con i droni in collaborazione con Arpa Emilia-Romagna
Primi risultati delle analisi sulle acque
I risultati delle analisi effettuate da ARPA Emilia-Romagna (di seguito ARPAE) sul campione di acqua prelevato il 28 marzo nel fiume Santerno, in prossimità della località Valsalva (comune di Castel del Rio, BO) sono in linea con i dati storici di qualità delle acque relativi alle stazioni della rete di monitoraggio situate lungo l’asta del corso d’acqua.
Il parametro “solidi sospesi” (indice della torbidità dell’acqua) è risultato coerente con la condizione di piovosità dei giorni precedenti al campionamento. I parametri correlabili a inquinamento di origine antropica (ad esempio idrocarburi policiclici aromatici, composti organoalogenati e metalli pesanti) sono tutti al di sotto dei limiti di quantificazione. Escluse pertanto al momento variazioni della qualità delle acque del Santerno in seguito all’emergenza causata dalla frana che ha interessato una discarica di rifiuti a Palazzuolo sul Senio (FI), con sversamento nel rio Rovigo.
ARPAT ha effettuato prelievi di acqua in data 26 marzo nel corso del Rovigo immediatamente a monte e a valle del punto di frana. Le analisi sono ancora in corso. Ulteriori campionamenti per più approfondite analisi, sia chimiche sia biologiche, sul corso del fiume immediatamente a monte della frana e in un punto più a valle, nella zona del Molino dei diacci, saranno effettuati la prossima settimana.
Le ispezioni con i droni
Mercoledì 2 aprile 2025, ARPAT e ARPAE hanno effettuato un’ispezione della zona interessata dallo sversamento di rifiuti a seguito della frana di una porzione di terreno dove erano stati interrati, in passato, rifiuti. Il sopralluogo è stato realizzato con l’ausilio di droni (UAS) e laser scanner, al fine di avere una visione completa dello stato dei luoghi, calcolare i volumi dei rifiuti interessati dalla frana e mapparne la presenza nei corpi idrici interessati.
I piloti di ARPAE hanno utilizzato due droni di proprietà dell’ente, dividendosi in due squadre.
Una squadra ha operato in territorio toscano con il supporto dei tecnici di ARPAT utilizzando un drone DJI Matrice 350 RTK equipaggiato con sensore Lidar DJI L1 (tecnologia di telerilevamento che utilizza impulsi laser per creare mappe tridimensionali ad alta risoluzione) e camera multispettrale a 6 bande Micasense Rededge.
In prossimità della frana che ha interessato la vecchia discarica in località Le Spiagge, sulla SP477, sono stati eseguiti:
rilievo lidar e fotogrammetrico di 6 ettari dell’intero corpo di frana della discarica e relativi interventi di consolidamento;
riprese sequenziali dal piede di frana sul rio Rovigo per un tratto di 800 m di alveo fino alla zona Molino di Diacci.
vista 3d laser scanner frontaleARPAT ha provveduto ad effettuare rilievi della nicchia di distacco tramite Laser Scanner (vedi immagine a fianco).
Raggiunta la valle del Santerno, in prossimità della località Casetta di Tiara sono stati effettuati:
il sopralluogo sulla confluenza tra rio Rovigo e fiume Santerno;
le riprese sequenziali per un tratto di 2 km dell’asta fluviale del torrente Rovigo in zona Molinaccio, Molinaccio di Campolmi, Lastra e oltre Val Coloreta.
ARPAT ha provveduto, da terra, ad effettuare riprese fotografiche dell’alveo e delle 4 reti di contenimento (vedi immagine a fianco).
I dati acquisiti con i droni saranno elaborati da ARPAT e ARPAE (mediante ausilio di software DJI Terra e 3D Zephir) per stimare il volume di rifiuti crollato con la frana e identificare i punti maggiormente impattati. I dati saranno utili anche a verificare il contenimento del sistema tramite reti installate lungo i corsi d’acqua.
L’altra squadra ha operato in territorio emiliano-romagnolo, dalla diga di Codrignano (Borgo Tossignano) risalendo il corso d’acqua fino alla cascata di Moraduccio (Castel del Rio), al confine con la regione Toscana, utilizzando un drone DJI Mavic 2 Enterprise Advanced con camera Rgb e termocamera. I tecnici hanno acquisito immagini fotografiche in 8 punti lungo l’asta del Santerno.
I rilievi confermano quanto verificato nel corso del sopralluogo del 28 marzo, con una minima presenza di rifiuti sulle sponde.
ARPAT e ARPAE hanno concordato di coordinarsi per l’elaborazione dei dati acquisiti con i voli.
ARPAT TOSCANA
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