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Mentre un significativo silenzio è calato negli organi di informazione locali sul pasticcio LEM (il vincitore del posto da 40mila euro che è stato “annunciato” in anticipo), si viene a sapere da un giornale nazionale (“Il Fatto Quotidiano”) che i candidati per la posizione di coordinatore della Fondazione che gestisce il turismo labronico sarebbero cinque.
I termini di partecipazione sono scaduti ieri a mezzogiorno. Immaginando tra questi la presenza del presunto futuro vincitore (l’ex consigliere Pd Adriano Tramonti) chissà se la privacy o la “ragion di Stato” ci permetteranno di conoscere i nomi degli altri quattro per osservarne curriculum, titolo di studio, solide radici labroniche o ferrea propensione a impiantarle. D’altra parte il presidente del LEM, Luca Salvetti, ha assicurato la massima trasparenza e par condicio: compito non facile in presenza di una scelta che sarà presa a “insindacabile giudizio” e solo parzialmente su criteri oggettivi e verificabili.
Di certo l’ex dirigente piddino appare favorito: possiede esattamente le quattro caratteristiche richieste dall’avviso (laurea in scienze del turismo, esperienza nell’organizzazione di eventi, pratica di marketing turistico, costante legame con Livorno che si esplica anche come titolare della “Ponceria”). E in più Adriano Tramonti ha la stima e l’approvazione del sindaco. E chi lo batte?
ALESSANDRO BARABINO
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