Marina di Massa : ancora incerte le tempistiche per il recupero della nave cargo incagliata al Pontile
Resta ancora incerta la tempistica degli interventi sulla Guang Rong, la nave-cargo battente bandiera cipriota di proprietà della società Sea Commander srl, riconducibile alla famiglia Boscolo Contandin di Chioggia. L’imbarcazione, nella tarda serata di martedì , si è arenata su un lato del pontile di Marina di Massa e, spinta dalla forza delle onde, ha iniziato a urtarlo, provocando il distaccamento dell’apice del molo, la rotonda.
Secondo quanto riferito dal sindaco Francesco Persiani la prima operazione necessaria sarà l’aspirazione del carburante dai serbatoi della nave, che contengono 102 tonnellate di gasolio. Successivamente, sarà necessario prelevare il carico di tout venant, circa novemila tonnellate di ghiaia di grosse dimensioni, prima di poter procedere alla rimozione del relitto. “La sensazione è che ci vorranno mesi”, ha commentato il primo cittadino, aggiungendo però che la ditta veneziana Stema srl avrebbe espresso l’intenzione di procedere con la massima celerità, rassicurando così l’amministrazione comunale.
Una delle variabili ancora da verificare riguarda la struttura del pontile: i tecnici del Comune di Massa stanno valutando se sia stata compromessa o se potrà essere utilizzata come punto di appoggio per le operazioni sulla nave.
Sul posto sono già al lavoro squadre specializzate: sommozzatori stanno effettuando le verifiche sullo scafo della Guang Rong per individuare eventuali danni e raggiungere i serbatoi di carburante. Parallelamente, due imprese livornesi, Fratelli Neri e Labromare, stanno operando per delimitare lo specchio acqueo con le cosiddette panne, una misura precauzionale per contenere eventuali sversamenti di gasolio in mare.
Le condizioni meteo-marine sembrano oggi favorevoli: il mare, quasi calmo, consente il proseguimento delle operazioni senza ostacoli. Resta tuttavia l’incognita dei tempi di rimozione, che dipenderanno dall’esito delle verifiche tecniche e dalle decisioni degli operatori coinvolti.
O.A
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