Follia all' ospedale di Prato : paziente magrebino aggredisce due infermiere ed un operatrice sanitaria
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Contr’ordine compagni (con tutto il rispetto per quelli di un tempo, quelli veri)! Nella telenovela del nuovo ospedale di Livorno irrompe sulla scena un altro personaggio: l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini. E anche lui porta una nuova verità, dopo quelle del presidente Giani, del sindaco Salvetti, della direttrice ASL Casani. Un colpo di scena, degno di un romanzo di Agatha Christie. “Non è detto che l’ospedale lo finanzierà l’Inail, dipenderà da cosa deciderà il governo sugli 80 milioni che aveva promesso alla Regione per costruirlo” ha rivelato Bezzini all’esterrefatta cronista del “Tirreno” che da una settimana ci racconta l’ennesimo atto della nomenklatura del Pd toscano e livornese sulla ultradecennale soap opera sanitaria labronica. Evocata dall’assessore ecco l’ombra inquietante del convitato di pietra, la premier Meloni. Sarà lei a decidere il destino della salute dei livornesi dopo 17 anni di chiacchiere, progetti naufragati e rendering dal costo milionario. O forse la vicenda si arricchirà di altri protagonisti? Chi vivrà (servizi sanitari livornesi permettendo) vedrà.
Quello che si vede ora è una gran confusione e approssimazione. Nell’ultima settimana se ne sono viste di tutte: “tre anni di ritardo per l’ospedale: inizio lavori ottobre 2028” (direttrice ASL), macché si parte l’anno prossimo” e “c’è il sì del ministero alla «proposta» di affidare la copertura finanziaria all’Inail” (presidente Giani, lievemente dubbioso), “ufficializzato il finanziamento: tutto a posto, anzi meglio perché sarà di 314 milioni e non di 245” (sindaco Salvetti, ottimista), “nessun ritardo, cantiere aperto nel 2026” (direttrice ASL, pentita), “non è detto che sia l’Inail a pagare, la Regione è ancora in pista” (assessore Bezzini, speranzoso ma non troppo).
Insomma il serial è tutt’altro che alle ultime puntate. L’assassino ancora non si intravede ma la vittima è stata subito svelata: la sanità livornese.
ALESSANDRO BARABINO
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