Lo sgombero dei locali tecnici di un immobile in via Toselli e l’intervento nel giardino di via Galliano. L’assessore Giorgio: “Non ci fermeremo: in città no a zone franche”. Il presidente Rufilli: “Disponibilità dell’Inps ad aprire un tavolo per trovare la soluzione per gli alloggi occupati”
Il primo intervento è stato disposto su richiesta dell’amministratore di condominio del palazzo per liberare i locali tecnici occupati da alcune persone. Si trattava di senza fissa dimora che lo utilizzavano come dormitorio impedendo l’accesso a questi spazi condominiali e quindi l’esecuzione di lavori di manutenzione, la lettura dei contatori e l’accensione dell’impianto di riscaldamento. Gli agenti sul posto hanno trovato due persone che sono state identificate. I locali sono stati liberati e messi in sicurezza da parte di una ditta incaricata dal condominio.
Poi gli agenti si sono spostati nel vicino giardino di via Galliano. L’area verde, già interessata da controlli programmati, è stata oggetto di segnalazioni di residenti per la presenza di persone che, con il loro comportamento, creano disagio e timore, ai frequentatori, soprattutto anziani e bambini, del giardino. Sono stati identificate cinque uomini che poi si sono allontanati.
“Non ci fermiamo e non ci fermeremo – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Urbana Andrea Giorgio –. In città non ci devono essere zone franche. La sicurezza è un diritto universale di tutti e tutte e lavoriamo ogni giorno per migliorarla”.
Sul tema delle occupazioni abusive in zona San Jacopino è recentemente intervenuto anche il presidente del Quartiere 1 Mirco Rufilli chiamando in causa direttamente l’Inps proprietaria dell’immobile all’angolo tra via Toselli e via Galliano dove, da tempo, sono presenti alloggi occupati . “Qualche giorno fa ho inviato una lettera alla proprietà ribandendo la necessità di mettere in sicurezza l’edificio ed è arrivato un importante riscontro. Si è aperto un canale diretto con il direttore centrale del patrimonio Inps Ferdinando Montaldi che ringraziamo per la disponibilità di aprire a breve un tavolo di discussione con tutti i soggetti preposti a trovare una soluzione per l’immobile e la vivibilità del rione”. (mf)
Comune di Firenze
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