PANEM ET CIRCENS A LIVORNO....


Stasera si esibirà a Livorno la band torinese dei Subsonica; ingresso gratuito, almeno per tutti coloro che riusciranno effettivamente ad accedere alla piazza Mazzini e ad accaparrarsi un posto nelle vicinanze del palco. Una ottima iniziativa? Forse ad una prima superficiale impressione, soltanto perché una band di caratura realmente nazionale, come questa, non si ascolta dal vivo se non con un esborso di almeno 50 euro a persona. Un regalo ai cittadini, dunque? Neanche per sogno, ovviamente, giacché questo concerto è pagato dal LEM con le risorse destinategli – come prassi – dalle casse comunali, che appartengono ai cittadini tutti, anche a coloro cui il concerto non interesserà affatto. 

Soliti invitare – con tutto rispetto – i Gary Baldi Bros, i nostri Amministratori, per questa edizione di Straborgo che precede le elezioni comunali dell'8 e 9 giugno, hanno stavolta furbescamente giocato la carta del grande evento, secondo quella tipica mentalità con la quale hanno governato in questi cinque anni, ovvero quella del Panem et circenses: grandi feste e "ribotte", per dirla alla livornese, funzionali a distrarre i cittadini dalle reali e gravi problematiche che strangolano la nostra città; una propaganda volta a inculcare il messaggio dell'oasi felice, del "va tutto bene", dell'importante è avere l'"estate più lunga" ed il mare a portata di infradito.

Eppure, questa serata apre la strada a ulteriori riflessioni, la prima delle quali è propriamente di ordine pubblico: visti i 2700 like ricevuti dalla pagina promozionale dell'evento, si è adeguatamente pianificata la possibile affluenza, in un'area residenziale così ristretta, anche soltanto di coloro che hanno espresso apprezzamento attraverso i social per questo concerto? Si è valutato il fatto che una band capace di riempire con bigliettazione palazzetti e stadi, potrebbe avere un seguito di pubblico da tutta la Toscana (che giungerebbe con mezzi propri) nel caso, come questo, di gratuità dell'evento? Incrociamo le dita e che tutto vada per il meglio.

L'altro aspetto che mi preme sottolineare, riguarda invece la sua inopportunità a livello sociale, come scritto dall'amico Rajesh Barbieri :

"La mia città divisa, fratturata, disuguaglianze abissali e una politica che non riesce a stare con chi ha bisogno. Briciole per famiglie sotto la soglia di povertà, pochi servizi, rare manutenzioni alle case popolari, briciole di una vita nel degrado. Una politica che rimane lontana dalle periferie, che rimane lontana dai disagi, dalle crisi strutturali. Parlare di cultura, per chi? Quando la cultura non ricuce quella forbice di un'economia impazzita che fa sprofondare nella marginalità e nella povertà migliaia di cittadini. Bellezza, arte, musica, balli, canzoni, teatri, quando ci sono quartieri che stanno soffocando; e allora diamo dignità a tutti senza se e senza ma - che i comuni si prendano realmente le responsabilità di chi non ha voce e futuro e se non lo fanno le regioni intervengano a ripristinare quella verità, quella dignità per ogni singolo cittadino."

Non credo ci sia altro da aggiungere, salvo una brevissima chiosa: un grande evento musicale, per fortuna, non si trasformerà in voti, e i disagi che saranno creati non gioveranno all'immagine di chi ha spacciato per regalo ai cittadini, o per turismo, ciò che palesemente e niente più che propaganda elettorale, inopportuna e populista.

GIANNI SCHIAVON

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