Prato - Sequestrati oltre 4 milioni di articoli di abbigliamento ed accessori moda e 6 chilometri di stoffa contraffatti

Prato - Denunciati 6 soggetti Non si ferma il capillare controllo economico del distretto industriale pratese promosso dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato a tutela del tessuto produttivo e dell’imprenditoria onesta della Provincia, diretta al contrasto delle fenomenologie illecite storicamente radicate nel distretto industriale pratese al fine di salvaguardare il consumatore finale dall’acquisto di merce contraffatta e pericolosa per la salute pubblica poiché non certificata. La necessità di salvaguardare il consumatore finale dall’acquisto di merce contraffatta nella convinzione che i prodotti siano sicuri e certificati e nel contempo l’esigenza del Corpo di tutelare il tessuto produttivo italiano, particolarmente colpito dai fenomeni illeciti che ledono la proprietà intellettuale, ha indotto il Comando Regionale Toscana ad avviare specifiche attività di analisi ed elaborazione di percorsi ispettivi dedicati, finalizzati a disarticolare le cosiddette “filiere del

Massa : il gruppo Beltrame ritira l' offerta di acquisto per Sanac, i sindacati chiedono chiarimenti al Ministro D' Urso


 SANAC, il Gruppo Beltrame si ritira. Chiesto al Ministro un tavolo per capire le ragioni della rinuncia.


I sindacati chiedono risposte sul ritiro del Gruppo Beltrame dall’acquisto di Sanac. Vogliono capire le ragioni di questa decisione e le prospettive future per la società.


C’è l’ipotesi di un nuovo bando di gara per la vendita all’asta, che potrebbe essere pubblicato entro un mese. Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno inviato una richiesta al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Aldolfo Urso, e alla sottosegretaria Fausta Bergamotto, chiedendo la convocazione di un tavolo ministeriale.


L’obiettivo è analizzare le dinamiche emerse e proteggere il futuro dei lavoratori interessati. I segretari provinciali dei sindacati sono anch’essi in attesa di risposte, colpiti dalla notizia come da una doccia gelata


. I lavoratori, che avevano iniziato a sperare in un futuro migliore grazie alla ripresa degli ordini dallo stabilimento ex Ilva di Taranto, sono ora in attesa di chiarimenti e soluzioni concrete.

OSSERVATORE APUANO

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