Addirittura il quotidiano La Nazione regala il poster del "borgo dei rifiuti", badando bene a non utilizzare il termine "discarica", preferendo un più innocuo "impianto".
Una discarica che attirerebbe turisti da ogni dove, entusiasti di passare una giornata tra i miasmi e la spazzatura.
Il paradosso è che spesso la stampa, quando tenta di giustificare gli inceneritori, parla delle discariche come della peggiore soluzione possibile per lo smaltimento dei rifiuti, che verrebbe evitata bruciando tutto quanto in un bel forno velenoso (ma in realtà i residui tossici della combustione finiscono ugualmente...in discarica).
Ma quando si tratta di Peccioli o di qualche altra mega-discarica, che si premura di infiocchettare un business inquinante con un po' di greenwashing e qualche iniziativa pseudo-culturale, allora ecco che la discarica diventa un gioiello, addirittura una meravigliosa meta turistica!
Non vale ovviamente solo per la stampa, ma anche per le istituzioni, che violando la legge continuano a mettere all'ultimo posto la riduzione ed il riciclo dei rifiuti, concentrando risorse e investimenti sullo smaltimento inquinante.
Tutto ciò rappresenta a nostro avviso uno spettacolo orripilante e un insulto all'intelligenza dei cittadini.
COORDINAMENTO PROVINCIALE
RIFIUTI ZERO LIVORNO
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