Livorno : la Gdf denuncia due fratelli pakistani per riciclaggio e finanziamento al terrorismo

 Le Fiamme Gialle del Gruppo di Livorno, avvalendosi dei poteri di polizia valutaria e giudiziaria attribuiti al Corpo, hanno concluso una complessa indagine condotta nei confronti di nr. 4 agenzie “money transfer” dislocate nei comuni di Livorno, Cecina (LI) e Grosseto, denunciando i rispettivi titolari ritenuti responsabili, allo stato, dei reati di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi (art. 497-bis c.p.), ricettazione (art. 648 c.p.), mancata osservanza degli obblighi di adeguata verifica della clientela previsti dall’attuale normativa in materia di prevenzione e contrasto dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo (art. 55 commi 1 e 3 d.lgs. 231/’07).  L’indagine trae origine da un’accurata attività info-investigativa condotta sul territorio labronico, culminata con l’individuazione e la sottoposizione a controllo di due fratelli pakistani titolari di altrettante ditte individuali “money transfer”, connotate da m

Prato : tenta di violentare una donna, la polizia arresta un pakistano clandestino




E’ successo in pieno giorno nei giardini della centralissima Piazza Mercatale a quell’ora frequentata da persone. Il minuzioso ed attento controllo del territorio della Polizia di Stato, recentemente implementato con particolare attenzione alle aree urbane maggiormente sensibili per la sicurezza pubblica, ha consentito di intervenire nell’immediatezza della consumazione del  deplorevole delitto ai danni di una donna e di arrestare l’autore dell’aggressione, responsabile di violenza sessuale, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale.


Nello specifico nella giornata di mercoledì’ 24 aprile u.s., alle ore 14.15 circa, nel corso dell’attività di prevenzione disimpegnata dalla Volante di zona, transitando in piazza Mercatale gli Agenti notavano  in lontananza, all’interno dei giardini pubblici ivi ubicati,  un uomo ed una donna in atteggiamento insolito poiché avvinghiati in una modalità che esprimeva il tentativo della donna di liberarsi dalla presa dell’uomo che la cingeva contro la sua volontà. Immediatamente gli operatori procedevano ad una immediata verifica della situazione scendendo dall’autovettura di servizio e portatisi dentro i giardini, accertavano che l’uomo aveva afferrato una donna, di nazionalità cinese e contro la sua volontà la stava cingendo a sé, palpando le parti intime nonostante il disperato tentativo della malcapitata di fuggire alla presa del suo aggressore.   L’immediato intervento degli Agenti consentiva materialmente di porre fine alla consumazione del reato liberando la donna, in lacrime e disperata,  dalla violenta presa dell’uomo mentre quest’ultimo, vistosi scoperto, simulava un malore sdraiandosi a terra cercando di resistere al bloccaggio degli Agenti. La vittima dell’aggressione, visibilmente scossa e sconvolta per l’accaduto veniva accompagnata in ospedale per le cure del  caso e refertata con tre giorni di prognosi.  L’aggressore, identificato per un cittadino di nazionalità pakistana di anni 37, pregiudicato, irregolare  in Italia e con in atto la misura di presentazione alla polizia giudiziaria in relazione a  precedenti specifici,  veniva accompagnato in Questura per la redazione degli atti a suo carico. In tale circostanza il fermato opponeva strenua resistenza cercando di auto lesionarsi rendendo e necessario l’intervento di personale medico.


Al termine dell’intervento e della ricostruzione dei fatti, in sussistenza della flagranza di reato di violenza sessuale e della chiara intenzione da parte della vittima di procedere nei confronti dell’autore del reato, come formalizzato in sede di querela, il trentasettenne veniva arrestato e su disposizione del magistrato di turno associato presso il locale carcere in attesa dell’udienza di convalida. 

QUESTURA DI PRATO


 

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