Ritrovato a La Spezia il 14 enne scomparso ieri a Prato

  Èstato ritrovato questa mattina alla Spezia il 14enne che martedì 30 aprile si era allontanato da casa sua a Prato senza fare ritorno e per il quale i familiari avevano presentato una denuncia di scomparsa e lanciato appelli anche sui social networks. Da quanto si apprende, il ragazzo sarebbe in buona salute e il padre e lo zio sono partiti per andare a riprenderlo. RAINEWS.IT

IL SILENZIO SUL SISTEMA DI POTERE DI UN PD UN PO' TROPPO SCAPIGLIATO di Giuseppe Mascambruno


Non so se è per colpa della solita sindrome dei confini che a Livorno imprigiona tra Stagno e Quercianella l'analisi del mondo conosciuto, ma nel dibattito pre-elettorale si parla poco, molto poco, anzi per niente, di questa vicenda. Che, invece, secondo me, e sono convinto non solo secondo me, ha un rilevante valore politico che va ben oltre la scadenza con le urne del prossimo giugno. Perchè mette ancora una volta in risalto gli elementi strutturali, ormai storicizzati, dell'inarrestabile degenerazione in atto da trent'anni, ovvero dalla crisi post-tangentopoli dei partiti organizzati. Farcita di arrivismi e carrierismi personali, conquista di poltrone e sofà, conflitti di interessi e costanti acrobazie sul filo della legalità. Cambia sul piano geografico solo il colore, sbiaditissimo, delle ormai patetiche appartenenze ideologiche di un tempo, destra, sinistra, centrodiqua e centrodilà. E qui vuole che ruoti ancora intorno al Pd con la stessa immutabile logica di capibastone e cacicchi, come si usa dire di questi tempi per ben altri feudi come la Puglia e il Piemonte. 

La sostanza sempre quella è: la creazione di un sistema di potere che si regga sulla logica di scambio con gli interessi dominanti sul territorio di competenza per garantirsi reciproco vantaggio.  

Com'è non solo ovvio, ma comunque sempre doveroso premettere, sarà la Giustizia, ormai giunta alla fase processuale, a stabilire le eventuali responsabilità penali individuali di questa ennesima, inquietante, storia di rifiuti e inquinamento sul territorio toscano. 

E premesso anche, mi piace aggiungerlo sul piano personale per le volte che l'ho incrociato, che Alessandro Franchi è uno dei politici locali che, in mezzo a tanta approssimazione e arroganza, si distingue almeno nelle forme per educazione e stile, quello che sta accadendo intorno alla vicenda <Scapigliato> non ha più neanche una rilevanza etica (roba che ormai fa ridere i polli), è semplicemente grottesco.

Franchi, attuale segretario provinciale del Pd, è stato sindaco dal 2009 al 2019 di Rosignano Marittimo, che è il titolare dell'83,5% delle azioni della società Scapigliato srl. Quindi controllore e controllato in un sol colpo. Scaduto il doppio mandato, gli subentra al vertice del Comune Daniele Donati. Ma nel maggio 2022, dopo due anni ponte a far da segretario comunale al sindaco di Viareggio Del Ghingaro, Franchi torna a casa e diventa amministratore delegato dell'ex società controllata. Con, recita la delibera societaria di nomina, <compenso annuo di 99mila euro e la dotazione di un'auto di servizio di valore non superiore ai 50mila euro e telefono cellulare aziendale>. Fino a quel momento, Franchi segnalava un 730 da 46,756 euro lordi e, nota curiosa, 137 azioni della <Leonardo SpA>. 

E adesso che a fare il sindaco di Rosignano è Daniele Donati, ovviamente Pd, la maggioranza decide di non far costituire il Comune parte civile nel processo ai vertici della <Scapigliato>. Azione evidentemente vissuta come una sorta di suicidio politico. Peccato che a scheggiare il monolite non siano tanto le minoranze consiliari locali, ovviamente andate a vuoto nelle loro richieste di segno contrario, ma la Regione. Che ha invece approvato la delibera di segno opposto: sì alla costituzione di parte civile nel processo.

Sarà colpa, a proposito di cacicchi e capibastone, delle correnti diverse nel Pd? Della ciste renziana che, qui insignificante ma a Firenze ancora decisiva, condiziona il cammino sempre più incerto dello stesso presidente Giani? Sarà quel che sarà, ma sempre del sistema di potere del Pd si parla. O meglio, almeno qui a Livorno, si parla poco, molto poco, anzi per niente.

GIUSEPPE MASCAMBRUNO

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