Che argomento spinoso è la ‘democrazia’, e in quanti diversi sviluppi si dirama, d’ordine etico, psicologico, culturale, educativo, procedurale…
Una folta platea ne ha discusso ieri pomeriggio nel corso dell’interessante incontro introdotto da Alessandro Rizzacasa, alla libreria Feltrinelli.
Tra le mille sfaccettature, la democrazia intesa come scelta consapevole e oggettivata, libera dai pregiudizi, sottratta agli egoismi e ai condizionamenti, orientata al bene comune.
E esaurientemente informata, soprattutto.
Già, ma come fare quando l’informazione viene intenzionalmente manipolata, quando diventa propaganda che cerca in mille modi di coartare il tuo giudizio, quando ti presenta una realtà parziale e deformata, mettendosi al servizio d’una causa non sempre virtuosa?
Per fortuna, persino la sottile arte (rectius: inganno) della suggestione pubblicitaria richiede una professionalità ragguardevole.
Deve necessariamente mimetizzarsi, quando ne trapela l’intenzionalità smodata può recar addirittura danno, produrre la cosiddetta eterogenesi dei fini, esser insomma controproducente.
E la propaganda del Tirreno a favore del sindaco Salvetti è così ostentata, così ottusamente zelante, da rappresentarsi come una spassosa caricatura.
VITO BORRELLI
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