E pochi giorni fa , e' avvenuto un oltraggioso atto vandalico contro la targa in memoria del caduti delle Foibe, ad Antignano. Dura condanna da parte del centrodestra livornese, mentre da parte dei gruppi della sinistra radicale livornese, e' uscito un comunicato stampa, dove si tenta in maniera maldestra di giustificare questo gesto offensivo e sacrilego nei confronti di oltre 50.000 vittime italiane sottoposte ad una vera e propria " pulizia etnica " da parte delle forze titine slovene e croate. Un comunicato stampa che dimostra una profonda ignoranza storica, in quanto la scusa che questi massacri erano dovuti alla precedente sanguinaria occupazione nazi fascista delle terre istriane e dalmate non regge assolutamente. Prima di tutto, negli anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale, l' impero asburgico aveva provveduto a slavizzare le terre istriano dalmate, fomentando l' odio anti italiano, poi dopo il 1943, quando le forze titine occuparone le terre istriano dalmate, il loro accanimento prima si rivolse a italiani compromessi con il regime fascista, ma ben presto ad essere massacrati e gettati nelle Foibe, finirono cittadini comuni , inermi, intere famiglie da sterminare in nome di " una slavizzazione forzata " dell' Istria e della Dalmazia. E quindi finirono infoibati addirittura, migliaia di partigiani comunisti italiani, che si opponevano all' annessione non solo dell' Istria e dalla Dalmazia alla Yugoslavia, ma addirittura allo stesso Friuli Venezia Giulia e di Triestre, reclamati con forza dal dittatore Tito. E lo stesso segretario italiano del Pci, Palmiro Togliatti, di fronte al massacro di migliaia di partigiani e militanti comunisti istriani, che avevano partecipato alla resistenza, si rese conto pure lui della pulizia etnica in atto da parte di croati e sloveni titini, cercando di ottenere da Stalin un intervento contro Tito, per fermare i massacri ed impedire la stessa annessione del Friuli e di Trieste, vicende politiche che pero' causarono una profonda spaccatura non solo nel Pci friulano ed istriano, ma anche a livello nazionale, con militanti comunisti italiani, pro Togliatti ed Italia e militanti comunisti italiani pro Tito e la Yugoslavia.
Gabriele Del Sette
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