LEGGO di presepi allestiti senza la presenza di san Giuseppe, con due mamme ad accudire il Bambin Gesù (originale reinterpretazione organizzata fra l'altro da un parroco), leggo della parola Gesù sostituita con Cucu' in un canto natalizio (e la rima fa già ridere di per sé).
E poi varie ed eventuali, più o meno di questo tenore, sempre nel segno di una conclamata cretineria.
Dato i risultati, credo che sarebbe giunta l'ora di rivedere il concetto di libertà espressiva.
Non tutto può essere lecito, a meno che non si voglia cadere nel ridicolo assoluto. Del resto, questa considerazione fa il pari con quanto sentenzio' Umberto Eco quando disse che i social avevano dato voce (anche) a legioni di imbecilli.
Esistono regole estetiche, verbali, culturali, artistiche, sociali e anche spirituali che non sono sovvertibili dal primo imbecille che passa.
Nessun imbecille, per quanto oggigiorno il lavoro dei media punti sorprendentemente a impartirci la lezione che il Nulla possa valere qualcosa, può sostituire col proprio insulso operato secoli di Storia e di Bellezza.
ANDREA BUSCEMI
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