Livorno : " certo giornalismo complice del generale processo di degradamento cittadino..."

In questi ultimi tempi, compare Tirreno ci ha soverchiato con paginate d’intendimenti che gli immaginifici Amministratori comunali, bontà loro, partoriscono. Non possiamo chiamarli “progetti” in senso tecnico, manca l'elaborazione e il rigoroso riscontro di fattibilità. Sono semmai pensate, fantasticherie, esercitazioni di virtualità, che s’accompagnano alla perfezione col rendering, il disegno verosimigliante fornito dal computer. Oggi è il turno delle baracchine sul viale Italia, che questa Giunta intende ricostruire nell’ambito d’un partenariato pubblico-privato. Nel senso che il privato debba realizzare, a sue spese, una struttura del valore di tre/quattrocentomila euro la cui proprietà resta al Comune. Mah… M’interessa tuttavia mettere in rilievo un fatto. Non pretendiamo che i giornalisti del Tirreno abbiano le capacità d’approfondire temi complessi, di carattere giuridico, finanziario, amministrativo. Ma qualche domanda scomoda la dovrebbero pur porre, in nome e per conto dei loro lettori/cittadini, quando dal Comune giungono sollecitazioni, imbeccate, prospettazioni, proponimenti, che hanno il solo scopo di propaganda. Perché, se diventano semplici megafoni al servizio di Sindaco e Assessori, se intonano fanfare e inni per ogni loro idea strampalata, non fanno un buon servizio alla città. Si rendono complici d’un colossale imbroglio, avvitano sempre più questo sciagurato territorio nella spirale del degradamento. VITO BORRELLI

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