Prende forma il “Sistema difensivo degli Appiani per lo Stato di Piombino”, il progetto tematico territoriale che mette in rete i luoghi del Principato di Piombino, che per oltre quattro secoli, dal 1399 al 1815, fu l'importante Stato autonomo fondato dagli Appiani che lo governarono fino al 1628 e che ebbe un ruolo di primo piano nello scenario politico degli stati italiani. Oggi questo territorio è frammentato tra dieci comuni, due province e tre ambiti turistici ma ha ancora un tratto che li unisce e li identifica in maniera univoca: il Sistema difensivo costituito dai castelli, dalle rocche, dalle fortezze e dalle torri costruite dagli Appiani per il controllo dei mari e delle terre del loro Principato.
“L'emergenza Covid-19 ha indubbiamente rallentato le nostre procedure per l'avvio del Progetto Appiani – annuncia Giuliano Parodi, assessore alla Cultura del Comune di Piombino -, ma è giunto il tempo di concretizzare la visione strategica di cui il mio assessorato si è fatto promotore e di cui il Comune di Piombino è capofila”.
Il soggetto tecnico-scientifico individuato dall'Amministrazione per l'attuazione del progetto è la “Fondazione Aglaia. Diritto al patrimonio culturale”, con la quale Piombino ha stipulato una convenzione che garantisce la realizzazione del progetto di ricerca, la valorizzazione e la promozione di tutte le azioni previste. La Fondazione ha affidato la direzione scientifica del progetto allo storico Marco Paperini, ricercatore e divulgatore scientifico, e all'archeologa Carolina Megale, che dal 2003 coordina le azioni del Sistema dei musei e dei parchi della provincia di Livorno, di cui è capofila il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo.
“L'istituzione di questo Sistema – continua Parodi - permetterà di trasformare il nostro patrimonio storico-culturale in un prodotto di turismo culturale che possa generare nuova economia per i territori coinvolti. Si tratta della creazione di un unico attrattore turisticoverso l'esterno e allo stesso tempo di una rete di siti che potranno muovere i flussi turistici all'interno del sistema”.
Lo scorso venerdì 5 marzo, nella Sala Consiliare del Comune di Piombino e in collegamento da remoto, si è svolta la prima riunione dei soggetti aderenti: sono intervenuti gli amministratori dei Comuni di Scarlino, Follonica, Suvereto, Portoferraio, Marciana e Rio, ai quali capofila ed esperti hanno esposto nel dettaglio le azioni previste nel prossimo biennio per la concretizzazione del progetto e le procedure amministrative per realizzarlo.
“Sono certo della qualità del progetto – conclude l'assessore Parodi - in questo periodo di “caccia all'itinerario” in cui si mettono in rete in maniera artificiosa realtà geograficamente vicine ma storicamente distanti, il Sistema degli Appiani intende uscire dai confini degli ambiti per raccontare le storie reali di questi territori, le storie in cui affonda l'identità dei nostri cittadini e il futuro dei nostri ragazzi. A dare ulteriore concretezza al progetto è l'adesione delle amministrazioni dell'Isola d'Elba: lo Stato di Piombino, infatti, comprendeva le terre sui due lati del Canale, e il nuovo sistema metterà in rete, per la prima volta, tutti i Comuni appianei, compresi quelli elbani, con le loro suggestive torri e fortificazioni”.
La riunione si è conclusa con l'adesione al progetto da parte tutti gli intervenuti e l'impegno a partecipare al prossimo appuntamento: la firma ufficiale del Protocollo d'Intesa per la realizzazione del progetto di ricerca e valorizzazione del “Sistema difensivo degli Appiani per lo Stato di Piombino”, in programma per il 25 marzo prossimo, in occasione delle celebrazioni delCapodanno Toscano.
COMUNE DI PIOMBINO
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