IMMINENTE RESA DEI CONTI NEL CENTRODESTRA LIVORNESE

 E l' esito negativo delle elezioni regionali a Livorno e provincia, sicuramente uno dei dati peggiori della Toscana, con solamente il 32% dei voti alla Ceccardi nel capoluogo labronico, non solo dovra' far riflettere i vertici del centrodestra livornese, ma probabilmente scatenera' la resa dei conti all' interno di esso.Unico eletto


in provincia, il candidato elbano della Lega, tra l' altro reduce da varie esperienze politiche, un esempio di classico trasformismo, mentre i candidati leghisti da sempre come Roberto Biasci e Lorenzo Gasperini, sono stati duramente penalizzati superati perfino da un altro esempio di trasformismo politico.....In Fratelli d' Italia si e' combattuta una guerra senza esclusione di colpi tra il capogruppo di FdI a Livorno, Andrea Romiti, opposto alla pasionaria nera , ex consigliere regionale Marcella Amadio, ha prevalso il primo, ma non e' stato sufficiente per raggiungere l' agognata poltrona a Firenze. Ed ancora piu' deluso, il terzo incomodo, ovvero il candidato elbano Ruggero Barbetti, che per conquistare un posto in regione, da poco era approdato nel partito della Meloni, proveniente da Forza Italia. Centrodestra a Livorno, praticamente inesistente, con federazioni ridotte a circolini di autonominati imposti dai vertici fiorentini e chi non si adegua alle decisioni di questi, viene sistematicamente espulso. 

Non e' certamente questo il modo di fare politica e di coinvolgere quella fascia di elettori che se ne stanno a casa e non vanno a votare, oltre il 40% a Livorno....Da domani, sicuramente nel centrodestra livornese, scoppieranno i regolamenti di conti, tra i trombati, e non sono da escludere clamorosi abbandoni ed ennesimi cambi di casacca , a dimostrazione che al centrodestra livornese, manca una preparata classe dirigente.

OSSERVATORE LABRONICO

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