E causa l' emergenza Covid-19, si terranno il 10 maggio, in forma ristretta le celebrazioni commemorative dell' assedio di Livorno e della resistenza dei massoni risorgimentali livornesi, contro il corpo di spedizione austriaco inviato per sedare la rivolta in citta' , dove era stata proclamata la Repubblica da esponenti come il Guerrazzi ed il Montanelli, antenato del piu' noto giornalista Indro... Un episodio dei moti risorgimentali del 1848-49, celebrato dai sostenitori dell' ormai esangue stato italiano, nella maniera piu' tronfia e retorica, perche' da celebrare invece era l' illuminato governo del granduca Leopoldo II° d' Asburgo Lorena, sovrano che si prodigo' nel rilancio dell' economia e soprattutto dell' agricoltura in Toscana, specie le opere di bonifica in Maremma. E siamo sicuri, che se la Toscana fosse rimasta un Granducato , ovvero uno stato sovrano ed indipendente, come era avvenuto dall' epoca longobarda, oggi Livorno sarebbe una citta' con un tenore di vita superiore a quello di molti paradisi fiscali come Montecarlo o Dubai, e la Toscana stessa sarebbe uno stato con un sistema economico e sociale superiore ai paesi nordici piu' sviluppati, come Svizzera, Danimarca, Norvegia, Finlandia e Svezia. Altro che giornate celebrative per questi " sedicenti patrioti " , in realta' massoni ed antitoscani, queste sono giornate di lutto per la Toscana e soprattutto per Livorno ed il suo porto che con gli Asburgo Lorena, sarebbe sicuramente stato uno dei principali porti del Mediterraneo e del mondo...
ADELMO PIOMBANTI
OSSERVATORE LABRONICO
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