Le Fiamme Gialle del Gruppo di Livorno, avvalendosi dei poteri di polizia valutaria e giudiziaria attribuiti al Corpo, hanno concluso una complessa indagine condotta nei confronti di nr. 4 agenzie “money transfer” dislocate nei comuni di Livorno, Cecina (LI) e Grosseto, denunciando i rispettivi titolari ritenuti responsabili, allo stato, dei reati di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi (art. 497-bis c.p.), ricettazione (art. 648 c.p.), mancata osservanza degli obblighi di adeguata verifica della clientela previsti dall’attuale normativa in materia di prevenzione e contrasto dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo (art. 55 commi 1 e 3 d.lgs. 231/’07). L’indagine trae origine da un’accurata attività info-investigativa condotta sul territorio labronico, culminata con l’individuazione e la sottoposizione a controllo di due fratelli pakistani titolari di altrettante ditte individuali “money transfer”, connotate da m
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