RAFFINERIA ENI DI STAGNO ( COLLESALVETTI ): PROSPETTIVE NEBULOSE

Restano prospettive alquanto nebulose per quanto riguarda il futuro della raffineria Eni di Stagno ( Collesalvetti ) , anche dopo il vertice romano a cui hanno partecipato il sindaco di Collesalvetti Bacci, l' assessore al lavoro del comune di Livorno Martini ed il neo presidente della provincia Franchi. L' Eni secondo il viceministro dello sviluppo economico De Vincenti, avrebbe assicurato che la raffineria non sara' chiusa, si parlerebbe invece di vendita dell' impianto a gruppi petrolchimici stranieri . Ma ovviamente ci sembrano le classiche dichiarazioni fatte con lo scopo di calmare le acque da parte del governo, alle prese con una mobilitazione sindacale ( vedi Cgil ) apertamente in rotta con il governo del premier di Pontassieve, Matteo Renzi. Prospettive nebulose per l' Eni di Stagno, anche in caso di sua cessione a questi gruppi stranieri, in quanto sarebbero a rischio gli oltre 750 posti di lavoro attuali, probabilmente colpiti da tagli e ristrutturazioni aziendali da parte dei futuri proprietari della raffineria. Intanto la regione Toscana intende far dichiarare dal governo lo stato di crisi per la citta' di Livorno che ha il settore della componentisca al tracollo, vedi ora il caso della TRW, che chiude  in citta' non per crisi economica, ma per delocalizzare in altre nazioni con lo scopo di incrementare i propri utili. Politica e politici livornesi che con le loro decennali fallimentari scelte di politica industriale , basate solo sulla componentistica auto, hanno portato la citta' a dipendere dai cicli economici legati a questo settore industriale, oggi in crisi. E dopo i fallimenti ex Delphi, della Mtm di Guasticce ecco ora la Trw a cui si aggiunge il fallimento dell' operazione " Faldo " a Vicarello, interporto logistico per l' automotive, che pero' non e' mai decollato e la Compagnia Portuali vuole infatti dismettere.....
OSSERVATORE DELLE COLLINE

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