ALCUNE NOTE SUL " NEOTEMPLARISMO " A CURA DEL DOTT PROF BRUNO KERNER

== Ordini moderni e rivendicazioni di discendenza ==
{{vedi anche|Neotemplarismo}}
[[File:Knights Templar Cross.svg|thumb|right|La Croce templare, simbolo per eccellenza dell'ordine]]
Alla tradizione dei cavalieri templari si rifanno numerosi e variegati gruppi e associazioni, talora rivendicando una qualche forma di derivazione diretta dall'ordine. Si tratta di un fenomeno moderno che va sotto il nome di ''templarismo'' o ''neotemplarismo'', sorto a partire dal [[XVIII secolo]] in Francia, in coincidenza con la diffusione dell'[[Illuminismo]].
Le moderne associazioni neotemplari sono laiche, e pur richiamandosi spesso ai valori religiosi [[Cristianesimo|cristiani]] e caritativi, non hanno alcun tipo di riconoscimento ufficiale da parte della [[Chiesa cattolica]].Come più volte [[l'Osservatore Romano]] ha precisato, la [[Santa Sede]] riconosce ufficialmente e tutela solamente il [[Sovrano Militare Ordine di Malta]] e l'[[Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme]]. Nel 2005 il cardinale Vicario di Roma|vicario[[Camillo Ruini]] ha invitato le chiese della [[diocesi di Roma]] a non ospitare le cerimonie dei cosiddetti gruppi neotemplari, dichiarando esplicitamente che la Chiesa riconosce solo il "[[Sovrano militare ordine di Malta]] e l'[[Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme]]. (*[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=11747 Andrea Tornielli, "Riti, cavalieri e scomuniche: è la guerra dei Templari italiani"] articolo da ''[[Il Giornale]]'' del 1º luglio 2005.) Altri gruppi neotemplari sono invece caratterizzati da uno stampo [[massoneria|massonico]] e, specie nel mondo anglosassone, da un'aperta ostilità nei confronti della Chiesa cattolica.
Occorre anche tenere presente che [[papa Clemente V]] con la bolla ''Vox in excelso'', emessa durante il [[Concilio di Vienne]] del [[1312]], con la quale sopprimeva l'Ordine del Tempio, ha espressamente proibito qualsiasi forma di ricostituzione dello stesso, sotto pena di automatica [[scomunica]], in modo perenne e irrevocabile.<ref>Ecco cosa dice un passo finale della bolla: ''…Anche in altri casi, pur senza colpa dei frati, la chiesa romana qualche volta ha soppresso ordini di importanza assai maggiore per motivi senza paragone più modesti di quelli accennati, pertanto con amarezza e dolore, non con sentenza definitiva, ma con provvedimento apostolico, noi, con l'approvazione del santo concilio, sopprimiamo l'ordine dei Templari, la sua regola, il suo abito e il suo nome, con decreto assoluto, perenne, proibendolo per sempre, e vietando severamente che qualcuno, in seguito, entri in esso, ne assuma l'abito, lo porti, e intenda comportarsi da Templare. Se poi qualcuno facesse diversamente, incorra la sentenza di scomunica ipso facto…''.</ref>
Altra caratteristica che accomuna molti dei gruppi neotemplari è poi un'alta conflittualità l'uno rispetto all'altro, dato che molti di essi rivendicano di essere gli unici "autentici" eredi degli antichi templari, a scapito degli altri.
Non esiste tuttavia alcuna prova storicamente accertata della sopravvivenza dell'Ordine Templare dopo il 1314, né del resto appare possibile tracciare, dopo quasi sette secoli dall'abolizione di tale ordine religioso da parte del papa, una qualche forma di discendenza storicamente valida.
Molti gruppi neotemplari sostengono la tradizione che l'ordine sarebbe sopravvissuto nascostamente anche dopo la morte dell'ultimo Maestro, Jacques de Molay, il quale prima di affrontare il rogo avrebbe affidato la propria carica al cavaliere Jean-Marc Larménius (o de l'Armenie). Quest'ultimo avrebbe redatto un documento, la cosiddetta ''[[Charta di Larménius]]'', che successivamente sarebbe stata via via firmata dai Maestri segreti succeduti nel tempo. La maggioranza degli storici tuttavia non riconosce l'autenticità del documento.
L'idea di una nascosta continuazione dell'ordine dei templari si è diffusa anche nella [[massoneria]], in particolare in [[Francia]] e in [[Germania]], e in alcuni casi riti massonici (come il [[Rito scozzese]] antico ed accettato e il Rito Scozzese Rettificato) adottano riferimenti templari. Alcuni ritengono che i templari siano all'origine sia dei riti che di vari rami cavallereschi della massoneria ma, malgrado alcuni storici abbiano tentato di disegnare una successione tra i due fenomeni storici, un collegamento di questo tipo non è mai stato provato; taluni studiosi che si sono occupati del problema, come [[Michele Moramarco]], sono tassativi nel rigettare la "leggenda templare". La tesi di una prosecuzione segreta dell'ordine è stata definita da specialisti di storia medievale quali [[Régine Pernoud]] come «completamente demenziale» e legata a pretese e leggende «uniformemente sciocche».I Templari, trad. it. Effedieffe, Milano 1993, p. 11.
DR PROF BRUNO KERNER
 

Commenti

  1. Il primo libro sul neotemplarismo è stato scritto nel 2005 da due autori italiani, uno dei quali è Michele Allegri. Il titolo è "Dossier: i nuovi Templari" e questo saggio si trova nella Biblioteca del Congresso Americano e dell'Università di Harvard.
    Dello stesso autore c'è l'e-book " La Religione Segreta dei Templari", scaricabile da Amazon.it
    il blog è http://inuovitemplari.blogspot.com

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