LIVORNO : LEGAMBIENTE CHIEDE AL SINDACO DI CHIUDERE L'INCENERITORE

Finalmente anche il circolo livornese di Legambiente si è espresso sulla vicenda incresciosa dell'inceneritore di Livorno, costruito 50 anni fa e ormai completamente inutile. Legambiente Livorno chiede la chiusura dell'impianto "prima possibile" anche in considerazione "dei costi del necessario revamping", cioè oltre 20 milioni di euro che verrebbero spalmati sulla Tari che pagano i cittadini. Resta da chiarire al circolo locale di Legambiente una serie di concetti che non ci sembra siano stati ancora recepiti correttamente: 1) utilizza ancora il termine "termovalorizzatore", mentre Legambiente nazionale dichiara ufficialmente che "il neologismo solo italiano di termovalorizzatore è solo una tipica operazione di greenwashing"; 2) afferma che il nostro territorio sarebbe privo sia di impianti di riciclo che di "recupero energetico": in realtà il "territorio" di riferimento è, per legge, quello della Toscana costiera, ch

Rigassificatore a Piombino : il centrodestra toscano chiede Consiglio speciale ,richiesta avanzata da Landi, Montemagni, Torselli e Stella



Firenze, 23 giu. (askanews) – Rigassificatore, Centrodestra in Regione chiede consiglio speciale a Piombino con contributi esperti e governo

Un consiglio regionale speciale sul rigassificatore da tenersi a Piombino con la partecipazione di eminenti personalità di Governo e/o esperti sul tema energetico ed ambientale appositamente convocati.



A richiederlo il portavoce dell’Opposizione Marco Landi, assieme ai capigruppo del centrodestra in Consiglio regionale Elisa Montemagni (Lega), Francesco Torselli (FdI) e Marco Stella (FI).

Una richiesta che trae spunto dalla mancanza di informazioni chiare e precise sul progetto e dalla nomina ricevuta dal Presidente Giani in qualità di Commissario per l’opera. “Riteniamo – scrivono i firmatari ¬- che abbia tutti gli strumenti per rispondere alle nostre perplessità legate in gran parte alle possibili ripercussioni di questa opera, in termini ambientali, turistici e produttivi. Consci del fatto che l’argomento abbia contorni ben più ampi della dimensione regionale, abbracciando una problematica di livello nazionale, riteniamo opportuno – si legge nella richiesta ¬ che il Consiglio speciale si tenga all’interno del territorio comunale di Piombino”.

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