LIVORNO : LEGAMBIENTE CHIEDE AL SINDACO DI CHIUDERE L'INCENERITORE

Finalmente anche il circolo livornese di Legambiente si è espresso sulla vicenda incresciosa dell'inceneritore di Livorno, costruito 50 anni fa e ormai completamente inutile. Legambiente Livorno chiede la chiusura dell'impianto "prima possibile" anche in considerazione "dei costi del necessario revamping", cioè oltre 20 milioni di euro che verrebbero spalmati sulla Tari che pagano i cittadini. Resta da chiarire al circolo locale di Legambiente una serie di concetti che non ci sembra siano stati ancora recepiti correttamente: 1) utilizza ancora il termine "termovalorizzatore", mentre Legambiente nazionale dichiara ufficialmente che "il neologismo solo italiano di termovalorizzatore è solo una tipica operazione di greenwashing"; 2) afferma che il nostro territorio sarebbe privo sia di impianti di riciclo che di "recupero energetico": in realtà il "territorio" di riferimento è, per legge, quello della Toscana costiera, ch

SPROFONDA IL MITO DELLA MAGNIFICA SANITA' TOSCANA DEL GOVERNATORE ROSSI E DELL' ASSESSORE SACCARDI

Ed i lunghi tempi d' attesa per le visite specialistiche stanno irrimediabilmente facendo sprofondare la Toscana nelle varie classifiche stilate dalle agenzie indipendenti che rilevano la qualita' della sanita' pubblica nelle varie regioni italiane. Ed uno studio redatto dalla Fondazione Gimbe boccia clamorosamente la regione Toscana che non pubblica i dati sui tempi d' attesa delle visite specialistiche. Solo cinque regioni lo fanno e sono Basilicata, Emilia Romagna , Lazio e Valle d' Aosta e provincia autonoma di Bolzano. Invece la Toscana insieme a Campania e Molise non fornisce alcun dato sui tempi delle liste d' attesa. Ma un' altra clamorosa bocciatura per la sedicente " magnifica sanita' " del governatore Rossi e dell' assessore Saccardi , e' venuta un mese fa con l' esclusione della Toscana dalla classifica delle regioni al top , stilata dal ministero della Salute, classifica che serve da modello al fine di determinare i costi ed i fabbisogni standard del servizio sanitario nazionale, esclusione dovuta al grosso deficit di gestione registrato nel 2015. E proprio il deficit sanitario toscano ha costretto i vertici regionali del Pd a riformare le mega usl nel vano tentativo di ridurre i costi e soprattutto gli sprechi, ma anche questa riforma si sta rivelando un totale fallimento, perche' fino a che governera'  in Toscana , andra' avanti questo fallimentare sistema sanitario fatto di pesanti commistioni del potere politico sul sistema sanitario regionale, dove efficienza, trasparenza, merito e costi sono parametri da rispettare.
OSSERVATORE TOSCANO

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